Sulla revoca dell'atto fraudolento del debitore solidale e in generale sulla conservazione delle garanzie nella solidarietà passiva
Sommario: 1. L'argomento: specifico e la prospettiva generate; i problemi collaterali. -- 2-4. Critica degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in tema di revocatoria: infondatezza o insufficienza degli argomenti in base ai quali è stata negata o affermata la proponibilità della revocatoria nei confronti del debitore solidale in presenta della solvibilità di altro condebitore. -- 5. Modo di raccordare la soluzione da adottare per la revocatoria e per gli altri rimedi conservativi con la nozione dell'eventus damni, quale presupposto della revocatoria, e in generale con fa nozione del pericolo di danno, quale presupposto dei rimedi conservativi. -- 6. Insufficienza dell'identificazione dottrinale del mezzo attraverso cui la funzione della solidarietà si realizza. L'autonomia delle garanzie, che caratterizza sotto il profilo strutturale la solidarietà passiva perché si adegua al profilo funzionale dell'istituto : la legittimazione del creditore alla tutela conservativa nei confronti di ciascun condebitore, malgrado la possibilità della realizzazione del credito contro altro condebitore. -- 7. Critica della dottrina in tema di sequestro conservativo, concordemente orientata in senso contrario alla soluzione che si propone. -- 8. L'interdipendenza delle garanzie, che caratterizza sotto il profilo strutturale l'obbligazione indivisibile con pluralità di debitori perché si adegua al profilo funzionale dell'istituto: il limite della legittimazione alla tutela conservativa.