Cessione del marchio
Sommario: 1. Premessa. -- 2. La pretesa direzione d'evoluzione dell'istituto del marchio. -- 3. La funzione del marchio. -- 4, La funzione del marchio secondo la dottrina tedesca. -- 5. La cosidetta Werbefunktion. -- 6. Segue. -- 7. Se il valore tutelato nel marchio sia il suo valore intrinseco o il suo valore di avviamento. -- 8. Ripercussioni dell'una o dell'altra soluzione sulla disciplina dell'istituto. Firmenzeichen e Warenzeichen. -- 9. Le ragioni originarie e attuali della tutela del marchio. -- 10. Segue. -- 11. Sviluppi del concetto di Werbefunktion, I marchi non usati. -- 12. La caccia al consumatore nelle moderne tecniche pubblicitarie. -- 13. Irrilevanza dell'eventuale valore intrinseco di un marchio in rapporto alla disciplina dell'istituto. -- 14. La cosidetta funzione pubblicitaria del marchio. -- 15. La teorica dell'istituto deve comunque basarsi sulla considerazione delle ipotesi normali, -- 16. La funzione distintiva del marchio. -- 17. Il marchio come « collettore di clientela ». -- 18. Il marchio come segno d'identificazione del prodotto in sé e per sé. -- 19. Segue. -- 20. La pretesa funzione di garanzia qualitativa del marchio e le sue conseguenze sul problema della cessione. -- 21. Funzione di garanzia del marchio come presupposto ad un sistema di libera cedibilità. -- 22. Le clausole miranti ad escludere l'inganno del pubblico. -- 23.Difficoltà cui darebbe luogo l'attribuzione al marchio di una funzione giuridica di garanzia qualitativa. - 24. Segue. - 25. Il marchio come indicatore di provenienza. - 26. Riepilogo. - 27. La cessione isolata del marchio integra di per sé un inganno del pubblico. - 28. Gli interessi rilevanti e i pronunciamenti degli ambienti industriali. - 29. Interessi alla libera cedibilità. - 30. I cartelli. - 31. Il problema dell'entità degli elementi obiettivi che debbono trasferirsi con il marchio. - 32. Il concetto di " ramo d'azienda ".- 33. Segue. - 34. Relatività di esso al sistema del diritto al marchio. - 35. Necessità, per l'individuazione concreta del " ramo d'azienda ", di un'analisi dei vari tipi di marchio e dei vari tipi di prodotti contrassegnati. - 36. Interpretazione delle clausole contro l'inganno del pubblico quale indirizzo e limite nella determinazione concreta dell'entità del " ramo d'azienda ". - 37. Segue. - 38. Categorie dei marchi: di fabbrica e di commercio, generali e speciali. Il " ramo d'azienda " in relazione ad esse. - 39. In particolare sui inarchi di commercio. - 40. La situazione legislativa in Italia. - 41. La condizione di cui alla II parte del 1° comma dell'art. 15 R.D. 21 giugno 1942, n. 929. - 42. Conclusioni.