Ricerca
10 risultati
FILTRI ATTIVI
CORTE DI CASSAZIONE - 23 ottobre 1968, n. 3416
Sommario: Provvedimento di ammissione. Impugnabilità in cassazione. Motivazione. Necessità. Elementi essenziali. Indicazione degli elementi attestanti la temporaneità e la rimediabilità delle difficoltà e la meritevolezza dell'imprenditore.
CORTE DI CASSAZIONE - 25 ottobre 1968, n. 3507
Sommario: Convenzione di Unione di Parigi nel testo di Londra. Instaurazione del sistema della licenza obbligatoria in sostituzione della decadenza del brevetto. Insufficienza della legge di esecutorietà della Convenzione. Necessità di una legge interna. Permanenza dell'istituto della decadenza fino all'entrata in vigore di tale legge.
CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITÀ EUROPEE - 19 dic. 1968
Sommario: Comunità Economica Europea. Interpretazione delle disposizioni del Trattato istitutivo. Competenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee e competenza del giudice nazionale. Rapporto tra le stesse. Disposizioni degli artt. 31 e 32 del Trattato. Inserimento delle dette disposizioni nell'ordine giuridico interno. Posizioni soggettive conseguenti a tali disposizioni. Carattere programmatico della disposizione dell'art. 32 ultimo inciso e dell'art. 33. Inammissibilità di interpretazione estensiva degli artt. 36, 224 e 226 del Trattato.
CORTE DI CASSAZIONE - 10 aprile 1969, n. 1153
Sommario: Contratto di mutuo. Clausola di anticipata restituzione. Restituzione della somma mutuata. Successivo fallimento del mutuatario. Inapplicabilità dell'art. 65 l. f. Efficacia del pagamento nei confronti del fallimento.
In tema di responsabilità della banca per il pagamento di assegni non trasferibili
Sommario: Assegno non trasferibile. Identificazione del presentatore come prenditore dell'assegno. Responsabilità della banca. Presupposti e limiti.
CORTE DI CASSAZIONE - 13 settembre 1968, n. 2939
Sommario: Trasporto marittimo. Trasporto di carico e noleggio a viaggio. Caratteri differenziali. Fattispecie. Polizza di carico. Efficacia probatoria. Conseguenze in ordine al termine di stallia. Obblighi del portatore della polizza al compenso di controstallia. Presupposti e onere della prova.
La disciplina del conflitto di interessi del socio
Sommario: 1. Quadro delle controversie in merito all'interpretazione della disciplina del conflitto di interessi assembleare (art. 2373 cod. civ.). -- 2. Tesi che, nel rifiutare l'esame del merito da parte del giudice, circoscrive l'interesse particolare del socio ai casi connessi ad una posizione di controparte che il socio sia destinato ad assumere nei confronti della società. Ragioni di ordine storico portate a conforto della tesi. Inattendibilità delle assunte ragioni. La formazione dell'attuale disciplina e rapporti di questa con la normativa tedesca. -- 3. Caratteri dell'interesse particolare del socio. Configurabilità dell'interesse particolare anche nelle fattispecie di conflitto fra soci nell'estraneità all'interesse sociale. -- 4. Rilevanza dell'interesse per conto di terzi. Critica della dominante interpretazione restrittiva della formula legislativa. La formazione storica dell'inciso. -- 5. L'interpretazione dell'interesse della società menzionato nell'art. 2373 cod. civ. Riferimento non al concreto ed obiettivo interesse del gruppo sociale nella singola operazione, ma a una nozione, pur obiettiva, ma più generale ed astratta di interesse. -- 6. Inquadramento dell'orientamento accolto nella problematica dei rapporti tra ordinamenti particolari e giurisdizione statuale e raffronto con l'istituto dell'eccesso di potere in diritto pubblico. -- 7. Possibile pluralità di significati dell'interesse della società. La formula dell'interesse dei soci come tali. Significato dell'interesse sociale (tipico) indicato nell'art. 2373..- 8. Relazione intercorrente fra i due termini: il conflitto. - 9. Diversità dell'impostazione accolta dalla tesi di Mengoni. Il conflitto tra soci nell'estraneità all'interesse sociale. Non riferibilità della disciplina del conflitto di interessi al principio della parità di trattamento degli azionisti. - 10. Divergenza dell'orientamento accolto dalla recente tesi di Pellizzi. L'interesse sociale come interesse alla produttività dell'impresa nell'orientamento di Pellizzi. - 11. Significato del requisito del danno potenziale per la società. Esso non indica semplicemente la direzione del voto esercitato dal socio di maggioranza. - 12. Rilevanza normativa del divieto di voto. Inesistenza di un potere del presidente dell'assemblea di escludere dalla votazione il socio in conflitto. Ragioni della conclusione accolta. - 13. Portata e ratio della disciplina contemplata nell'art. 2373 cod. civ. Distinzione dalle discipline del contratto con se stesso e del conflitto di interessi del rappresentante. Carattere non eccezionale della normativa e sua inquadrabilità in un principio più ampio.
Dissesto dell'impresa assicuratrice e rifiuto di pagamento dei premi da parte dell'assicurato
Sommario: Contratto a prestazioni corrispettive. Applicabilità della disciplina dettata per tale categoria. Dissesto dell'impresa assicuratrice. Situazione antecedente al procedimento di liquidazione coatta amministrativa. Risoluzione del contratto ex art. 75 della legge speciale. Sospensione del pagamento dei premi ex artt. 1460 e 1461 cod. civ. Risoluzione del contratto ex art. 1453 cod. civ. Facoltà alternativa dell'assicurato di scegliere l'una o l'altra via. Situazione successiva al provvedimento. Risoluzione ex art. 83 della legge speciale. Esclusività del rimedio.
Le società costituite mediante prestanomi
Sommario: 1. Le società con un solo socio al momento della costituzione: sistemazione del raggruppamento nella problematica delle società unipersonali -- 2. Segue. -- 3. Società unipersonali e società ridotte al mero involucro societario (« Firmenmantel »). -- 4. Ancora della pluralità dei soci e della limitazione della responsabilità. -- 5. Nella stragrande maggioranza degli ordinamenti giuridici la validità della società costituita mediante prestanomi viene di solito contestata sul terreno della simulazione. -- 6. Approfondimento del rilievo tecnico-giuridico della simulazione riguardo alle società costituite mediante prestanomi. -- 7. Valutazione puntuale degli aspetti salienti della situazione: (a) il valore integrativo dell'intervento dell'Autorità Giudiziaria esclude la simulazione? -- 8. (b) la figura del pre-stanome: natura del rapporto tra prestanome e società. -- 9. (c) la posizione del « dominus » (« Hintermann », « maître de l'affaire »), rispetto ai creditori sociali. -- 10. Nullità delle società costituite mediante prestanomi come società « in fraudem legis»?
- <
- >
Gentile Utente,
per utilizzare questa funzionalità è necessario prima effettuare il login.
Non sei registrato? La registrazione richiede solamente un minuto!
Fai doppio click per rimuovere l’articolo dai preferiti
Aggiungi questo articolo ai preferiti
Aggiunto ai preferiti
Aggiungi ai preferiti
credito
crediti