Interpretazione giurisprudenziale e suoi elementi rilevanti: giuridico, psicologico, linguistico e i suoi risultati e margini di errore e deviazione
Sommario: 1. La giurisdizione come attività e potere delegati dal popolo. Autonormazione e autogiurisdizione. -- 2. Inaccettabilità della judge made law, causata anche dalla attuale perdita di « quota » dell'università. La ricerca scientifica come organizzazione migliore e per evitare danni immensi. Sistematicità indispensabile della « interpretazione » dottrinale, di cui la giurisprudenziale è derivazione tecnica. Scambi occasionali fra le due. -- 3. Necessità del supporto di altre tecniche. - 4. Segue. - 5. Studio inevitabile e indifferibile della interpretazione -- giurisprudenziale -- quale è effettivamente, non quale dovrebbe essere, studio quest'ultimo, necessario ma non sufficiente. -- 6. La realtà concreta come supporto della legiferazione, della interpretazione dottrinale e come il fatto lo è nella elaborazione della sentenza. -- 7. L'accertamento dei fatti e le prove. Stadi della sentenza: accertamento dei fatti, corretta qualificazione giuridica dei fatti, soluzione dei problemi di stretto diritto. -- 8. Inaccettabilità della proposizione: il giudizio penale accerta la verità reale a differenza di quello civile. -- 9. Esame critico delle prove: psicologia del testimone (inaffidabile), e psicologia del giudice. -- 10. Peggiore è la prova scritta assurdamente privilegiata dai legiferatori del '42. -- 11. Falsità della maggior tutela (consapevolezza) dello stipulante data dallo scritto. Mestieranti delle stipulazioni e truffatori; inutilità della doppia sottoscrizione. Trappole di formulali predisposti. Rimedi: sensibilizzazione del giudice che deve non aggravare la situazione, accostamento dell'interprete studioso al nuovo sistema (Costituzione, attivazione delle norme generali su buona fede ecc. sconsideratamente devitalizzate da interpreti precedenti). Sensibilizzazione dei legiferatori. - 12. Segue. - 13. Essenzialità della qualificazione giuridica degli elementi di fatto emersi dalle prove; diversità di natura e di scopo rispetto ad altri stadi. Anche qui si ha errore di diritto. - 14. Giudizio finale di diritto: applicazione della soluzione di diritto agli elementi di fatto esattamente individuati e qualificati. Tendenze malamente conservative e antidoti. - 15. Interpretazione giurisprudenziale : ognuno dei tre stadi presenta necessità di autonoma scelta fra soluzioni possibili. Importanza, in ciascuna scelta, dell'elemento psicologico. La psicologia del giudice. Possibilità di errore o manipolazione. - 16. Complessità dell'elemento psicologico. La scienza del linguaggio. - 17. Altri elementi essenziali nella personalità del giudice. Moralità, attitudine all'obiettività, fantasia e apertura al nuovo. Deviazioni nella formazione del giudice (e dell'avvocato. - 18. Affinità fra la figura del docente e quella del giudice. Deviazioni del docente e della sua " formazione ". - 19. Segue. Deviazione nella " formazione " del giurista. Sfacelo dell'università e problemi relativi.