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FILTRI ATTIVI
CORTE DI CASSAZIONE - 14 febbraio 1990, n. 1100
Sommario: Nomina amministratori. Clausole particolari.
TRIBUNALE DI VERONA - 1° marzo 1990 (decr.)
Sommario: Comproprietà di azioni. Legittimazione al voto. Assemblea. Deposito azioni. Necessità.
CORTE DI CASSAZIONE - 15 giugno 1989, n. 2881
Sommario: Nozione. Attività. Oggetto sociale. Identificazione.
PRETURA DI ROMA - 28 luglio 1989 (ord.)
Sommario: Misure cautelari ex art. 700. Applicabilità. Nozione di slealtà. Dolo. Irrilevanza.
TRIBUNALE DI ASCOLI PICENO - 9 gennaio 1990 (decr.)
Sommario: Omologazione. Sede secondaria. Delega agli amministratori. Diniego. Quorum costitutivi e deliberativi.
CORTE DI CASSAZIONE - 4 maggio 1990, n. 3729
Sommario: Ritardata riconsegna. Responsabilità della banca. Insussistenza.
CORTE DI CASSAZIONE - 24 gennaio 1990, n. 420
Sommario: Delibera consiliare. Impugnativa. Ammissibilità. Invalidità. Disciplina.
Sommario: 1. Premessa. - 2. Le osservazioni della dottrina al rigido orientamento della Corte di Cassazione. - 3. L'elemento soggettivo della scientia decoctionis. ~ 4. L'elemento oggettivo e l'esame dei singoli atti revocabili. - 5. Le fattispecie più interessanti offerte dalla prassi: limiti della summa divisio.
Sommario: 1. Introduzione. - 2, Gli obiettivi e le caratteristiche principali della Convenzione di Bruxelles del 1968: L'esigenza di regole uniformi sulla competenza giurisdizionale ed il riconoscimento ' e l'esecuzione delle sentenze nell'ambito comunitario. - 3. Segue: I tratti essenziali della disciplina uniforme. - 4. La Convenzione di Bruxelles del 1968 e Ì suoi successivi adattamenti: Gli adattamenti resisi necessari in seguito all'adesione dei nuovi Stati membri. - 5. Segue: Le modifiche apportate per venire incontro a specifiche esigenze di singoli Stati. - 6. Segue: I miglioramenti oggettivi apportati alla Convenzione. - 7. Segue: L'estensione della Convenzione oltre l'ambito comunitario: la Convenzione di Lugano del 1988 tra la CEE e gli Stati membri dell'EFTA. - 8. La convenzione di Bruxelles del 1968 e gli strumenti per promuovere l'uniformità nella sua applicazione: Il Protocollo del 1971 concernente l'interpretazione della Convenzione da parte della Corte europea di giustizia. - 9. Segue: Il protocollo n° 2 alla Convenzione di Lugano del 1988 e il sistema di scambio di informazioni delle sentenze ivi previsto. - 10. Conclusioni.
Aspetti giuridici delle operazioni "pronti contro termine"
Sommario: 1. Premessa: descrizione del « pronti contro termine » e delle esigenze economiche sottostanti. - 2. Struttura dell'operazione: il contratto « a pronti », il contratto a termine e il collegamento negoziale. - 3. Ipotesi in cui l'impegno al riacquisto è oggetto di una lettera c.d. a latere del rapporto. - 4. « Pronti contro termine » e riporto. - 5. La vendita e la sua disciplina nell'operazione « pronti contro termine ». - 6. Conclusioni.
Concorrenza sleale e segni distintivi nel diritto internazionale privato: la disciplina tedesca
Sommario: A) Introduzione. - B) La legge sulla concorrenza sleale. - L Importanza pratica. - ÏÏ. Concetti di base. - III. Principi fondamentali. - IV. Giurisprudenza. -V. Particolarità nell'applicazione della legge tedesca. - C) La legge sulla protezione dei marchi e degli altri segni distintivi. - L Introduzione. - ÏÏ. La protezione dei nomi di persona. La sez. 12 BGB. - ÏÏI La protezione dei marchi e degli altri segni distintivi. La Sez. 16 UWG. - D) Conclusioni.
Le direttive comunitarie sulla pubblicità delle "succursali"
Sommario: 1. Premessa. - 2. Il regime introdotto: (a) succursali comunitarie. - 3. (b) succursali extra comunitarie. - 4. (c) disposizioni generali. - 5. L'ambito di applicazione delle direttive: (a) gli enti interessati. - 6. (b) l'estraneità della società madre rispetto all'ordinamento dello Stato di stabilimento della succursale. - 7. (c) la nozione comunitaria di succursale. - 8. Profili dell'attuazione delle direttive nell'ordinamento italiano: (a) le succursali come « sedi secondarie ». - 9. (b) ambito di applicazione della disciplina italiana di attuazione delle direttive. - 10. (c) contenuto della disciplina italiana di attuazione.
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