Il comitato per il controllo sulla gestione tra dipendenza strutturale ed autonomia funzionale
Il comitato per il controllo sulla gestione tra dipendenza strutturale ed autonomia funzionale
Sommario: 1. La relatività dei diversi sistemi di governo societario: le due scelte di "governance" suggerite dal legislatore in alternativa a quella tradizionale. - 2. La natura "meta-individuale" della disciplina del comitato per il controllo. Il comitato quale "gruppo". - Segue: l'impostazione del problema. - 3. Il problema della natura organica: la variabilità delle soluzioni. - 4. Comitato e consiglio di amministrazione. - 4.1 Il comitato quale organo funzionalmente autonomo dal consiglio di amministrazione. - Segue: la relazione annuale. - Segue: la determinazione del compenso: criteri e competenza. - 4.2 Il comitato quale organo strutturalmente interno al consiglio di amministrazione. - 4.2.1 Profili di rilevanza giuridica della dipendenza strutturale. - Segue: la competenza deliberativa dei membri del comitato in seno al consiglio di amministrazione. - 4.3 La dipendenza funzionale dal consiglio di amministrazione. - Segue: le ipotesi: i provvedimenti in caso di perdite, l'impugnazione delle deliberazioni assembleari annullabili, la cessazione di tutti gli amministratori, l'azione sociale di responsabilità ed il problema dell'applicabilità dell'art. 2406. - 5. L'art. 2403-bis. - Segue: il potere di ispezione e la richiesta di informazioni; il significato "unidirezionale" dello scambio di informazioni con gli organi di controllo delle società controllate; gli ausiliari. - 6. Il comitato quale organo " impropriamente" delegato: la delega ex lege. - 6.1 La fonte della delega. - 6.2 Il rapporto tra organo delegato ed organo delegante.