Dai patti di retrocessione a prezzo garantito alle azioni “redimibili” (una rilettura del divieto del patto leonino nella s.p.a. riformata)
Sommario: 1. Il finanziamento partecipativo nell’attuale congiuntura economica. – 2. Le condizioni di validità dei patti di retrocessione di azioni a prezzo garantito alla luce della giurisprudenza recente. – 3. La problematica trasposizione nell’atto costitutivo del contenuto dei patti parasociali. Critica alla tesi del tramonto del divieto del patto leonino e referente della sua applicazione nella società per azioni. – 4. Segue. Rivalutazione della funzione “tipologica” ed organizzativa del divieto del patto leonino. – 5. Le possibili tecniche di trasposizione nell’atto costitutivo dei patti di retrocessione. I limiti degli strumenti finanziari partecipativi. – 6. Le categorie di azioni a “rendimento garantito”. – 7. Segue. I limiti di ammissibilità di un “rendimento garantito” da terzi. Possibili interferenze tra «principi di corretta gestione societaria ed imprenditoriale» e divieto del patto leonino nelle s.p.a. appartenenti a gruppi. – 8. Emissione delle “azioni redimibili” e vincoli legali nella configurazione dei diritti in esse incorporati. – 9. Segue. Riscatto a prezzo predefinito e divieto del patto leonino. – 10. Conseguenze della violazione del divieto del patto leonino nella società azionaria riformata. Limiti alla conversione delle clausole statutarie nulle in patti parasociali di retrocessione a prezzo garantito. (*) Il presente contributo sarà pubblicato anche, con lievi adattamenti, in Organizzazione, finanziamento e crisi dell’impresa. Scritti in onore di Pietro Abbadessa, Torino, 2013.