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Società benefit e società non benefit
Sommario: (*) È il testo, marginalmente riveduto, della relazione svolta al convegno “Dalla Benefit corporation alla Società benefit”, tenutosi alla Luiss G. Carli di Roma il 21 aprile 2017. --- 1. Premessa. – 2. Alcuni dati normativi. – 3. Società benefit, società non benefit e beneficio comune. – 4. Previsione delle finalità di beneficio comune, modificazioni statutarie e diritto di recesso.
Note minime sull’associazione in partecipazione e sulle cointeressenze
Sommario: 1. Premessa. – 2. L’associazione in partecipazione. – 3. L’associazione in partecipazione e le cointeressenze. – 4. Alcune conseguenze applicative (cenni).
Appunti in tema di interesse sociale e governance nelle società bancarie
Sommario: 1. Gli obiettivi dell’indagine – 2. L’interesse sociale, gli interessi dei soci e gli “altri interessi” nelle società per azioni di diritto comune – 3. L’interesse sociale nelle società bancarie: un “nuovo istituzionalismo”? – 4. Alcune implicazioni in tema di corporate governance: il ruolo del consiglio di amministrazione – 5. Gli obblighi degli amministratori indipendenti – 6. La disciplina delle operazioni con parti correlate – 7. Il significato della dialettica consiglio di amministrazione Autorità di vigilanza – 8. Una notazione (non) conclusiva: la governance bancaria e il problema dell’imputazione delle responsabilità.
L’idoneità degli esponenti bancari nel quadro della nuova corporate governance bancaria
Sommario: 1. La corporate governance bancaria nella recente evoluzione normativa. – 2. La condizione di idoneità degli esponenti bancari. – 3. L’idoneità nelle sue molteplici articolazioni: la professionalità. – 4. (segue) L’onorabilità. – 5. (segue) La competenza. – 6. (segue) La correttezza e l’adeguatezza del tempo impiegato nell’espletamento dell’incarico. – 7. Cenni sull’autovalutazione dei requisiti degli esponenti. – 8. Considerazioni conclusive sulla nozione di idoneità alla luce dei recenti sviluppi normativi di taluni ordinamenti europei.
La cancellazione della società e gli effetti dell’estinzione nella giurisprudenza recente
Sommario: Relazione tenuta il 20 maggio 2015 al convegno Lo scioglimento delle società di capitali, a cura dell’ OCDEC di Roma e della Scuola superiore della magistratura – Struttura territoriale di formazione del distretto di Roma. ---- Sommario: 1. La decisione delle S.U. – 1.1. Premessa. – 1.2. Le scelte di portata sostanziale – 1.3. Le conseguenze di ordine processuale. – 2. Il commento alla decisione. – 2.1. I passaggi condivisibili della sentenza. – 2.2. I passaggi non condivisibili della sentenza. – 3. Le innovazioni legislative confermano la non successione dei soci nelle sopravvivenze e sopravvenienze attive.
Soggettività e fallimento della società
Sommario: Società a partecipazione pubblica. Società in house. Assoggettabilità a fallimento. Implicazioni.Società a partecipazione pubblica. Società in house. Autonoma soggettività giuridica. Conseguenze. Società. Società a partecipazione pubblica. Società in house. Insolvenza. Assoggettabilità a fallimento. Ammissibilità. Società. Società a partecipazione pubblica. Società in house. Rapporti tra discipline pubblicistiche e discipline privatistiche. Società. Società a partecipazione pubblica. Società in house. Implicazioni della tesi che nega l’autonoma soggettività giuridica della società.
Possesso vale titolo tra presunzione processuale e diritto sostanziale
Sommario: 1. Il punto di partenza. – 2. Un po’ di storia esterna. – 3. Dai lavori preparatori al Code civil del 1804. – 4. Come nei romanzi di appendice: un passo indietro. – 5. La formularità della regola. – 6. Il caso di Pierre Delommeau e quello di Robert-Joseph Pothier. – 7. E se formula e regola non fossero sole? – 8. I molti significati di titre. – 9. ‘Vaut titre’ tra diritto processuale e diritto sostanziale. – 10. I brutti scherzi giocati dal tempo e dalla storia. – 11. Un intreccio di filoni culturali. – 12. La scuola di Strasburgo ponte con la cultura germanica. – 13. La cultura delle riviste, qualche storico del diritto e altro ancora. – 14. Ma non finisce qui.
Il patto di “ripresa”: garanzia o (ri)acquisto?
Sommario: 1. La crisi del mercato immobiliare e le società di leasing: dalla «escussione» del «patto» di riacquisto alla risoluzione del contratto – 2. Il «patto» di riacquisto nel contratto di leasing – 3. Brevi riflessioni sulla funzione del «patto»: causa vendendi, fideiussione, garanzia atipica o contratto autonomo di garanzia? – 4. Contestualità dell’operazione e assunzione dell’impegno per obbligazioni future: l’importo massimo di cui all’art. 1938 c.c. – 5. Il tipo normativo «contratto di finanziamento» e l’estinzione della garanzia ex art. 1956 c.c.
Pegno “non possessorio” e teoria delle garanzie mobiliari
Sommario: (*) Lo scritto è destinato al Liber amicorum Pietro Rescigno. --- 1. Lo spossessamento e la teoria delle garanzie mobiliari. Storia, figure e modelli. – 2. Il “pegno non possessorio”: la definizione della fattispecie, le incertezze semantiche e concettuali del legislatore. – 3. Le parti. – 4. Costituzione ed efficacia della garanzia. I requisiti per l’opponibilità del vincolo. – 5. La struttura formale della fattispecie. Il pegno non possessorio come sotto-tipo del pegno. – 6. Prolungamento ed estensione della garanzia. Le vicende dell’originario vincolo e la sua persistenza ed efficacia nel tempo. – 7. La realizzazione della garanzia. Tutele e rimedi del costituente esecutato. – 8. Pegno non possessorio e “operazione economica”.
La proposta di direttiva comunitaria in materia di disciplina della crisi delle imprese
Sommario: I. Premessa.1. Disciplina delle crisi e processi di armonizzazione. – 2. L’elaborazione di una proposta di direttiva II. Il contenuto della proposta. 3. L’articolazione della proposta. A. La ristrutturazione preventiva. 4. Le componenti del “quadro”. – 5. Il meccanismo di ristrutturazione preventiva e le sue fasi. – 5.1. La fase della predisposizione e negoziazione del piano. – 5.2 La fase dell’approvazione. – 5.3. la fase dell’omologazione. – 6. La sospensione delle azioni esecutive. – 7. L’allerta. – 8. Nuovi finanziamenti ed altre operazioni connesse con la ristrutturazione. – 9. Trattative e obblighi degli amministratori. B. “La seconda opportunità”. – 10. Il percorso per l’esdebitazione. – 11. L’ambito soggettivo dell’esdebitazione. C. Le misure per aumentare l’efficacia delle procedure. – 12. Misure relative ai soggetti ed ai procedimenti. III. Considerazioni sulla proposta. – 13. Notazioni di ordine generale IV. Conclusioni. 14. Il futuro della proposta.
Adeguatezza organizzativa e funzioni aziendali di controllo nelle società bancarie e non
Sommario: 1. Il principio di adeguata organizzazione dell’impresa nel diritto societario generale. – 1.1. La ricerca di parametri idonei a ridurre le incertezze in merito all’interpretazione del canone di “adeguatezza” dell’organizzazione. – 1.2. Il principio di “adeguatezza organizzativa” nel diritto societario delle banche: determinazione del campo d’indagine. – 2. Le “funzioni aziendali di controllo” delle banche. – 2.1. Principi generali e regole comuni alle funzioni aziendali di controllo. – 2.2. La funzione di conformità alle norme (compliance). – 2.3. La funzione di gestione dei rischi (risk management). – 2.4. La funzione di revisione interna (internal audit). – 3. I principi generali in tema di funzioni aziendali di controllo emergenti dalla disciplina bancaria. – 4. La disciplina delle funzioni aziendali di controllo nelle società non bancarie. – 4.1. La regolamentazione concernente le società quotate: il sistema di controllo interno. – 4.2. (Segue:) Le prescrizioni del Codice di Autodisciplina. – 4.3. Principi di diritto societario generale. – 5. La disciplina bancaria in tema di funzioni aziendali di controllo come riferimento per l’interpretazione della clausola di “adeguatezza organizzativa” posta dal diritto societario generale. – 6. (Segue:) Adeguata organizzazione delle funzioni aziendali di controllo e proporzionalità. – 7. Doveri e responsabilità degli amministratori in rapporto all’esercizio delle funzioni aziendali di controllo. – 7.1. La delega di competenze concernenti le funzioni aziendali di controllo. – 7.2. Organizzazione adeguata e business judgment rule.
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