In tema di mancanza, incompletezza e inesattezza del verbale di assemblea di S.p.A.
In tema di mancanza, incompletezza e inesattezza del verbale di assemblea di S.p.A.
Sommario: 1. Due funzioni del verbale. – 2. Il principio di fedeltà. – 3. Il principio di esclusività. – 4. Le scelte del legislatore prima della riforma. – 5. L’inserimento dei vizi del verbale fra le cause di invalidità della deliberazione. – 6. Mancanza del verbale. a) Requisiti formali del verbale. – 7. b) Deliberazione non verbalizzata. – 8. Insurrogabilità del verbale. – 9. I modi di operare del termine triennale. – 10. I diritti acquistati dai terzi di buona fede. – 11. Deliberazioni non verbalizzate. – 12. Esegesi dell’art. 2377, co. 5, n. 4, c.c. – 13. Vizi del verbale relativi alla deliberazione, ma innocui. – 14. Integrazione e correzione del verbale incompleto e inesatto. – 15. Accertamento del contenuto della deliberazione. – 16 Regime dell’azione di accertamento. A) La decadenza. – 17). B) La legittimazione (1) I terzi. – 18. (2) I soci che hanno votato a favore della delibera mal verbalizzata. – 19. Verbalizzazione di una delibera che non fu presa. – 20. Verbalizzazione negativa di una delibera approvata. – 21. La verbalizzazione dei lavori dell’assemblea. Incompletezza del verbale con riguardo al procedimento deliberativo. – 22. (continua: casistica) – 23. Sostituzione della delibera invalida e nuova verbalizzazione. – 24. Conclusioni.