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Efficienza e giustizia distributiva nelle procedure concorsuali
Sommario: * Relazione al convegno “Verso un codice per la crisi d’impresa” tenutosi a Roma, Università la Sapienza, il 7 giugno 2018.
OSSERVAZIONI SUL CODICE DELLA CRISI.
Sommario: TESTO DELLE CONCLUSIONI DEL SEMINARIO "VERSO UN CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA?", SVOLTOSI A ROMA, NELLE GIORNATE DEL 7 E 14 GIUGNO, PRESSO LE UNIVERSITÀ DI ROMA ‘‘LA SAPIENZA’’ E ‘‘LUISS-GUIDO CARLI’’.
Prime impressioni sul progetto di Codice della crisi di impresa.
Sommario: I. Premesse. – 1. L’importanza dell’intervento normativo. – 2. Un quadro sinottico dei contenuti della riforma. – 3. Il ruolo del patrimonio come garanzia dell’obbligazione. – 4. Le nuove forme di tutela dei crediti. – 5. Luci e ombre dell’articolato normativo. – II. Il linguaggio del legislatore. – 6. Concetti giuridici e termini economici. – III. Crisi e insolvenza. – 7. Lo stato di crisi. – 8. L’interpretazione della giurisprudenza. – 9. Le definizioni fornite dal progetto di riforma. – 10. Qualche rilievo esegetico. – 11. Cessazione dei pagamenti e impossibilità d’adempiere. – 12. Sintesi dei risultati ottenuti. –13. Dalla prognosi “ riservata” alla prognosi “infausta”. – 14. Il linguaggio del legislatore e l’ermeneutica giuridica. – IV. I concordati. – 15. Concordati con continuità aziendale e concordati di liquidazione. – 16. L’evoluzione funzionale dell’istituto. – 17. La funzione liquidatoria del concordato nella riforma del 2005. – 18. Dal concordato liquidatorio al concordato conservativo. – 19. La liberazione del debitore nel concordato con cessione dei beni. – 20. Cessione dei beni ai creditori e giudizio di fattibilità. – 21. La “causa” del concordato. – 22. La posizione del debitore nelle riforme. – 23. La posizione dei creditori. – 24. Valore di liquidazione del patrimonio responsabile, valore d’uso dei beni, fabbisogno finanziario per uscire dalla crisi. – 25. L’efficienza concorrenziale del mercato. – V. Le misure d’allerta. – 26. L’allerta in un’economia di mercato. – VI. Potere giudiziario e potere legislativo. – 27. Il giudice, la dottrina, la legge. – 28. Verso un diritto giurisprudenziale? – 29. Il carattere processuale degli strumenti volti a superare la crisi. – 30. La rilevanza degli scenari socio-economici. – 31. I rapporti tra soluzioni giudiziali e norme di legge. – VII. Conclusioni. – 32. L’esigenza di semplificare il quadro normativo.
Fallito e fallimento nella Comédie humaine
Sommario: 1. La riforma della disciplina della crisi d’impresa tra diritto e letteratura: una premessa. – 2. Perché Balzac … – 3. Eugénie Grandet e l’onta del fallimento. – 4. Alla radice dei problemi dell’insolvenza e dei limiti delle discipline autoritative: ascesa e caduta di César Birotteau. – 5. Illusioni Perdute: le soluzioni negoziali delle crisi, e i loro limiti.
Sommario: 1. Premessa. – 2. Conflitto di interessi senza contrasto: per una rilettura dell’art. 2373 c.c. – 3. Critica all’utilizzo dell’interesse sociale come scriminante nell’abuso di potere assembleare. – 4. Alla valutazione di cui all’art. 2375 c.c. è estraneo l’apprezzamento della finalità che muove il socio di maggioranza. – 5. La buona fede come obbligo di salvaguardare gli interessi negoziali dell’altro socio, sino al limite del pregiudizio apprezzabile di propri interessi negoziali.
LA NUOVA RESPONSABILITÀ DEL MEDICO. IL ‘RITORNO’ ALL’ART. 2043 C.C.? *
Sommario: 1. L’obbligazione del medico tra «mezzi» e «risultato». – 2. Temperamento dell’indirizzo oggettivistico. – 3. Il richiamo, nella legge Balduzzi, all’art. 2043 c.c. – 4. Gestione del rischio e nuovi lineamenti di disciplina nella legge Gelli-Bianco – 5. L’agire in adempimento di una obbligazione contrattuale assunta con il paziente (art. 7, 3° comma, legge Gelli-Bianco). 6. – Il problema della vincolatività e dell’attendibilità delle linee guida. – 7. Le nuove inquietudini del medico.
Configurabilità e limiti del dovere di reazione dei sindaci di società per azioni
Sommario: Osservazioni a margine delle più recenti pronunce di legittimità sul tema, nonché del “caso TIM SPA”. --- 1. Premesse. Oggetto e metodo della ricerca. – 2. Evidenze dalle pronunce di legittimità in materia di responsabilità dei sindaci ed emersione di un “dovere di reazione”. – 3. Disamina dei poteri “di reazione” attribuiti ai sindaci nel codice civile. – (segue) Ricostruzione sistematica del “dovere di reazione” in capo ai sindaci di società per azioni. – 4. Riflessioni a margine della bozza del Codice della crisi e dell’insolvenza. – 5. Conclusioni anche alla luce del recente “caso TIM SPA”.
La meritevolezza di tutela della clausola claims made “a doppia condizione”
Sommario: Assicurazione. Contratto di assicurazione per la responsabilità civile. Clausola claims made con esclusione dell’operatività della copertura assicurativa per le richieste “postume”. Nullità per assenza di interesse meritevole di tutela.
Sommario: 1. Premessa. – 2. Le raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale. – 3. Il d.l. 24 gennaio 2015, n. 3, la legge di conversione e le disposizioni di attuazione della Banca d’Italia. – 4. Il Regolamento UE n. 515/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio e il Regolamento delegato UE n. 241/2014 della Commissione. – 5. Le contestazioni sulla legittimità costituzionale del nuovo impianto normativo. – 6. La condivisione degli oneri e il diritto di proprietà: le pronunce della Corte Costituzionale austriaca e della Corte di Giustizia UE – 7. La limitazione del diritto di rimborso della quota del socio receduto. – 8. L’ordinanza del Consiglio di Stato di rimessione alla Corte Costituzionale. – 9. Equiparazione all’espropriazione senza indennizzo: esclusione. – 10. Il mantenimento della partecipazione in caso di limitazione del diritto di rimborso. – 11. La tutela della stabilità delle banche e del sistema economico.
Negoziare in rete: appunti su contratti e realtà virtuale nell’era della digitalizzazione
Sommario: 1. Premessa e impostazione del lavoro. – 2. Il web come reticolo: il rapporto (verticale) fra gestore della piattaforma e utente; i rapporti (orizzontali) fra utenti; i rapporti (trasversali) fra utenti e terzi. – 3. Le interazioni fra utenti prive di rilevanza negoziale: i rapporti di amicizia e di cortesia. – 4. I rapporti contrattuali nella realtà virtuale: problemi aperti. – 5. (i) Questioni preliminari: foro competente e legge applicabile ai contratti conclusi attraverso il social network. – 6. (ii) La rilevanza giuridica dell’“amicizia” fra utenti del social network: definizione della fattispecie ed esclusione dei rapporti di mera cortesia. – 7. (iii) Segue. Utente “imprenditore”, gruppi e amicizia virtuale: il social network come strumento d’impresa? – 8. (iv) Falsa identità dell’utente e contratto: profili problematici. – 9. (v) Negoziazioni di beni o servizi “virtuali”: fattispecie e disciplina. – 10. (vi) L’associazionismo “virtuale”: i “gruppi” e la loro disciplina; le associazioni; le società. – 11. (vii) Valute virtuali e problemi di “cyberdiritto” commerciale. – 12. (viii). “Like”, commenti, feedback possono fondare aspettative giuridicamente tutelabili?). – 13. Esperienze “virtuali”, tutela “reale”?
L’Autorità antitrust può essere giudice a quo?
Sommario: 1. Premessa. – 2. La fattispecie nel contesto normativo e giurisprudenziale. – 3. L’Autorità è giudice “a quo” nel caso di specie? Il criterio della “impossibilità” o della “difficoltà di accesso” alla Corte costituzionale. – 3.1. ….e altri criteri. –
Sommario: 1. Introduzione. – 2. Dalla benefit corporation alla società benefit. – 3. “If not for profit, for what?”. – 4. (Segue) L’altruismo come “bene in se stesso”. – 5. Verso un capitalismo “umanistico” ? . – 6. La tutela degli stakeholder nel diritto societario statunitense: corporate theory. – 7. (Segue) Corporate governance. – 8. La tutela degli stakeholder nel diritto azionario continentale. – 9. Società benefit e shareholder primacy.
L’esdebitazione tra presente e futuro.
Sommario: 1. Questioni terminologiche. – 2. Delimitazione del campo di indagine. – 3. Esdebitazione, rapporto obbligatorio e responsabilità patrimoniale del debitore. – 4. L’esdebitazione nella legge delega di riforma delle procedure concorsuali e nel c.d. “codice della crisi”. Sovrapposizione di piani e confusione di idee. – 5. In particolare: esdebitazione e società.
Profili ricostruttivi della gestione di società benefit
Sommario: 1. Premessa. L’introduzione nell’ordinamento italiano delle società benefit. Cenni sulle benefit corporations statunitensi. – 2. L’origine della fattispecie. Il dibattito sulla Corporate Social Responsibility. Massimizzazione del profitto di breve termine vs. long term value creation. L’evoluzione legislativa interna ed europea. – 3. La disciplina della società benefit nell’ordinamento italiano. L’istituzionalizzazione del perseguimento di finalità di beneficio comune come tratto coessenziale della società benefit. – 3.1. (Segue). Pubblicità delle finalità di beneficio comune e sanzioni. Valore reputazionale della società benefit, “abuso” del modello e illeciti concorrenziali. – 3.2. (Segue). La gestione di società benefit. Bilanciamento fra gli interessi rilevanti e conseguenze sanzionatorie. Profili dell’indagine. – 3.3. (Segue). Premessa terminologica e concettuale. Oggetto, scopo, interesse e doveri degli amministratori nella società benefit. – 4. La «nuova dimensione» dell’interesse e dell’oggetto sociale nel modello della società benefit. Precedenti interpretativi e normativi. Enlightened shareholder value, duplicità dello scopo nell’esercizio dell’attività economica e scopo benefico come oggetto sociale. – 5. L’onere degli amministratori di provvedere ad una «gestione volta al bilanciamento» fra i diversi interessi coinvolti. Adozione del criterio della business judgement rule per la valutazione di ragionevolezza dell’opera di «bilanciamento». 6. Profili di responsabilità degli amministratori di società benefit. Le esperienze straniere. – 6.1. (Segue). La responsabilità degli amministratori di società benefit nel diritto italiano. Prime considerazioni. L’azione sociale di responsabilità. La revoca. – 6.2. (Segue). Le azioni esperibili dai terzi destinatari delle finalità di beneficio comune e da coloro che abbiano subito un danno diretto.
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