La Rivista
La Rivista del diritto commerciale e del diritto generale delle obbligazioni è la più antica e prestigiosa rivista di dottrina giuridica italiana dedicata ai temi del diritto commerciale.
Fondata nel 1903 da Cesare Vivante e Angelo Sraffa, nei suoi centoventi anni di storia la Rivista ha sempre cercato di mantenere fede al programma tracciato dai suoi fondatori: realizzare «la rinnovazione e la sistemazione del nostro diritto commerciale», mantenendolo in «comunicazione con le fresche correnti della vita» e allo stesso tempo cercando di mettere ordine nella «farragine delle leggi e delle sentenze, sospinte nei sensi più contrari da nuovi ed acuti bisogni». Una vocazione che, come esprime con chiarezza il titolo, nella sua declinazione completa (troppo spesso dimenticata), ha mirato anche a superare le anacronistiche barriere tra i diversi campi del pensiero giuridico, in particolare rifuggendo dalla sterile contrapposizione tra diritto civile e diritto commerciale, di cui ha, invece, sin dai suoi esordi, predicato “l’unità”; un’unità che è stata realizzata, a livello di fonti di cognizione, con la codificazione del 1942, frutto di un lungo e faticoso processo sui cui esiti il dibattito svoltosi nelle pagine della Rivista ha largamente influito.
Con il trascorrere dei decenni la realtà economica e sociale è profondamente cambiata, e così radicalmente mutati sono i problemi che la scienza giuridica è stata chiamata ad affrontare rispetto a quelli che si ponevano all’attenzione degli studiosi nel primo decennio del Novecento. L’analisi degli indici della Rivista aiuta, sotto questo profilo, a comprendere le profonde trasformazioni della nostra società, evidenziando in particolare il ruolo centrale che oggi assumono i fenomeni dell’impresa e del mercato, i quali debbono essere considerati e disciplinati in un’ottica necessariamente polivalente. Ma se il contesto è progressivamente mutato, e mutati sono i temi oggetto di indagine, permane la prospettiva metodologica che tuttora caratterizza la Rivista e permane l’aspirazione di contribuire a uno sviluppo degli studi non settoriale, ma che si orienta alla costruzione dell’intero sistema: una prospettiva e un’aspirazione che restano aperte al confronto fra ordinamenti e alla comparazione, perché oggi più che mai vale l’osservazione che «la essenziale omogeneità della vita commerciale si riflette nel diritto che la governa»; una prospettiva, soprattutto, che pure nella consapevolezza della continua mutevolezza della realtà giuridica, mira a sostituire all’«empirismo scettico una costruzione sistematica fondata sull’esperienza».
La presentazione contenuta nel n° 1 / 1903
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“Le prospettive del diritto commerciale e del diritto delle obbligazioni”
tenuto il 5 novembre 2013 presso il Consiglio Nazionale Forense.