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FILTRI ATTIVI
Responsabilità delle ferrovie per i carri privati
Sommario: Affidamento di carri ferroviari alle Ferrovie dello Stato. Obbligo di custodia a carico delle stesse. La figura del buon padre di famiglia deve ricondursi al concetto dell'uomo medio che agisce in un determinato ambiente.
TRIBUNALE DI UDINE - 15 aprile 1950
Sommario: Sottoposto alla sovranità italiana per quanto soggetto ad occupazione militare di stati stranieri
CORTE DI CASSAZIONE - 22 marzo 1949
Sommario: Stipulata senza particolari modalità non deroga alla disciplina generale dell'inadempimento. Artt. 1341 e 1342. Contratto di adesione e contratto concluso mediante moduli predisposti.Inefficacia di clausola a stampa a sensi dell'art. 1341.
CORTE D'APPELLO DI ROMA - 4 aprile 1949
Sommario: Intimazione durante il periodo di malattia. Garanzia di conservazione del posto. Dilazione degli effetti del licenziamento alla scadenza del periodo di malattia.
Sommario: Società e associazione. Fine di lucro e fondo comune impiegato allo scopo di dividere gli utili. Falsità di iscrizione nel bilancio del versamento di una somma. Se non provata, l'iscrizione deve riconoscersi in sede civile conforme al vero.
Avviamento di azienda e avviamento di stabilimento
Sommario: Attitudine dell'organizzazione dell'azienda a produrre utili. Anche prima della sua entrata in funzione l'azienda esiste e può essere oggetto di rapporti giuridici. Affitto, per uso cinema teatro, di locali corredati di tutti gli impianti necessari. Costituisce affitto di azienda.
In tema dì invalidità di deliberazioni di emissione di obbligazioni
Sommario: Legittimazione del P.M. a proporre reclamo contro i decreti di omologazione del Tribunale, anche se emessi su suo conforme parere. Il termine di 30 giorni per appellare decorre dalla comunicazione del provvedimento e non dalla pubblicazione nel Foglio degli Annunci Legali. Illegittimità di deliberazioni di una società per azioni di emettere obbligazioni per un importo superiore al capitale versato, secondo l'ultimo bilancio. Impossibilità di sanatoria per successivo aumento di capitale.
La società occulta nella vecchia e nella nuova legge
Sommario: Responsabilità illimitata e solidale dei soci per le obbligazioni sociali, abbiano o meno palesato ai terzi la propria qualità. A norma dell'art. 147 legge fallim. i soci occulti di una società palese rispondono delle obbligazioni sociali. Irrilevanza giuridica della manifestazione esterna ai fini del rapporto sociale. Responsabilità dei soci occulti di una società occulta.
Sommario: Facoltà del P.M., quando debba essere sentito, di proporre reclamo contro i provvedimenti del Tribunale in Camera di Consiglio. Il sindacato giurisdizionale sulle delibere assembleari delle società per azioni è di pura legittimità. I suoi limiti sono segnati dalla immediata evidenza della illegalità. Emissione di azioni gratuite a voto plurimo in conseguenza di aumento di capitale. Sospensione dal voto in attesa di loro destinazione ai soci.
Sui poteri della maggioranza nelle società per azioni ed alcuni loro limiti
Sommario: SOMMARIO : 1. Premesse di storia legislativa. - 2. Limiti dei poteri della maggioranza. - 3. Diritti inderogabili della maggioranza, ma rinunciabili dell'azionista. Nullità e annullabilità delle deliberazioni. - 4. Previsione della modificazione nello statuto originale. - 5. Poteri della maggioranza e valutazioni di bilancio. - 6. Diritto dell'azionista al dividendo. - 7. Limiti dei poteri della maggioranza in tema di distribuzione degli utili ed arbitraggio. - 8. Potere della maggioranza e abuso di potere. - 9. Continuazione. - 10. Arbitraggio della maggioranza. - 11. Aspetti probatori. - 12. Poteri della maggioranza e tutela della minoranza.
Sommario: Parte II: 19. Preambolo. - 20. Sfera di applicazione dell'istituto. - 21 - 45. Sezione prima. Il c. d. possesso dei diritti collegato alla detenzione della cosa. - 46 e segg. Sezione seconda. Il c. d. possesso dei diritti non collegato alla detenzione della cosa. Parte III: 21. Precisazione terminologica. - 22. Il c. d. possesso dei diritti collegato alla detenzione della cosa non consiste nell'esercizio del diritto reale relativo, né nelle ipotesi in cui tale diritto fa parte di una situazione giuridica complessa, né nelle altre ipotesi. - 23. A) Vi sono situazioni di c.d. possesso dei diritti collegato alla detenzione della cosa che non sono situazioni di esercizio del diritto reale relativo. Dimostrazione della tesi nei confronti dell'acquisto del possesso. - 24. Continua. - 25. Dimostrazione della tesi nei confronti della perdita del possesso. - 26. B) Vi sono situazioni di esercizio dei diritti di usufrutto, uso, abitazione, ecc., che non sono situazioni di c. d. possesso dei diritti. - 27. Si domanda se l'esercizio dell'usufrutto, dell'uso, dell'abitazione, dell'enfiteusi, della superficie, della comproprietà costituisca l'elemento individuatore del possesso a tale titolo nei confronti del c. d. possesso di cosa e di ognuno di questi tipi di c.d. possesso dei diritti nei confronti degli altri. Si affronta il più ampio problema, in cui questo rientra, della distinzione tra possesso e detenzione in senso tecnico. - 28. A') Criteri oggettivi di distinzione : enunciazione. - 29. Critica del criterio dell'obbligazione di riconsegnare. - 30. Critica del criterio della natura limitata o illimitata del potere di fatto. - 31. Critica del criterio dell'interesse sottostante al potere di fatto. - 32. Critica del criterio della corrispondenza del comportamento del possessore all'esercizio di un diritto reale. - 33. Continua. - 34. Continua. - 35. B') Criteri soggettivi di distinzione : a') Il criterio del riconoscimento dell'obbligazione di consegnare. Critica. - 36. b') Il criterio della natura esclusiva della volontà del soggetto. Critica. - 37. c') Il criterio soggettivo dell'interesse. Critica, - 38. d') Il criterio del nome proprio o altrui. Critica. - 39. e') Il criterio della volontà diretta al recupero del potere di fatto. Critica. - 40. f') Il criterio del riconoscimento del carattere dipendente del proprio potere di fatto rispetto alla posizione di un altro soggetto. Critica. - 41. g') Il criterio del tipo di situazione giuridica per l'attuazione della quale il soggetto vuole avere il potere di fatto. - 42. Critica. - 43. C') Criteri intermedi di distinzione. Il criterio del NUVOLONE. Critica. - 44. Si prospetta un nuovo criterio intermedio, fondato sull'elemento soggettivo del tipo di situazione giuridica per la cui attuazione il soggetto vuole avere il potere di fatto, attenuato dal principio della considerazione del comportamento iniziale complessivo del soggetto nei confronti della cosa, valutato alla stregua del comportamento dell'uomo normale. - 45. Applicazione di questo criterio alla distinzione tra c. d. possesso dei diritti collegato alla detersione della cosa e c. d. possesso di cosa e alla distinzione tra i singoli tipi di tale possesso dei diritti.
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