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CORTE DI CASSAZIONE - Sezioni Unite
Sommario: Monopolista. Revocatoria fallimentare dei pagamenti effettuati a favore del monopolista. Esclusione.
TRIBUNALE DI MILANO - 22 gennaio 1998
Sommario: Società di capitali. Diritto di impugnativa delle delibere assembleari. Esercizio in via surrogatoria da parte del creditore del socio. Condizioni di ammissibilità.
TRIBUNALE DI ROMA - 4 maggio 1998 (ord.)
Sommario: Società di capitali. Prelazione statutaria. Alienazione in violazione. Conseguenze. Diritto di riscatto in capo al socio pretermesso. Inconfigurabilità. Denuntiatio in funzione dell'esercizio della prelazione. Requisiti.
Sommario: Mutua di assicurazione. Trasformazione in S.p.A. Ammissibilità. Modalità di calcolo per l'assegnazione delle azioni ai soci della società trasformata. Omologabilità della relativa delibera.
La collaborazione dell'imprenditore fallito con l'ufficio fallimentare
Sommario: 1. Il tema. - 2. I suoi antecedenti. - 3. Aspetti e momenti della collaborazione. -4. Collaborazione doverosa o facoltativa. - 5. Segue. Una linea di soluzione del problema. - 6. Concorrenza del fallito attraverso una nuova impresa. - 7. Sanzioni per la rifiutata od omessa collaborazione. - 8. Il compenso. - 9. Collaborazione retribuita in funzione alimentare. - 10. Problemi di collaborazione nel fallimento delle società. -11. Esigenze di futura disciplina.
La posizione dominante come presenza di una barriera
Sommario: 1. Le inevitabili approssimazioni del procedimento per stabilire l'esistenza di una posizione dominante. - 2. La posizione dominante come presenza di una «barriera» all'entrata di un mercato. - 3. Posizione dominante nelle concentrazioni e nell'abuso di posizione dominante, - 4. La posizione dominante nelle intese. -- 5. La posizione dominante nell'abuso di posizione dominante collettiva. - 6. Classificazione delle barriere. - 7. Conclusioni.
CORTE DI CASSAZIONE - 28 maggio 1998, n. 5264
Sommario: Patto di rotatività. Condizioni di ammissibilità.
Mercato concorrenziale e teoria del contratto
Sommario: 1. Autonomia negoziale e regole di mercato: notazioni preliminari. - 2. L'oggetto dell'indagine: le ripercussioni che l'accertamento dell'esistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza, vietata dall'art. 2 legge 287/1990, esplica sui contratti conclusi con i propri clienti dalle imprese partecipanti in conformità della stessa (cd. contratti a valle). Le ragioni di una scelta. - 3. Violazione dell'art. 2 ed invalidità dei contratti a valle. La tesi della nullità per contrarietà a norma imperativa; spunti problematici. - 4. Segue; l'art. 1418 c.c. ed il principio della nullità virtuale nel sistema del codice. - 5. Segue: l'in applicabilità del principio della nullità virtuale ai contratti a valle dell'intesa. - 6. Violazione dell'art. 2 e validità del contratto. Analisi critica della tesi che accorda al contraente pregiudicato dal contratto conformato sull'intesa vietata solo una tutela di tipo risarcitorio per violazione delle norme antitrust. - 7. Intesa restrittiva della concorrenza ed iniquità del contenuto del contratto a valle. Un'ipotesi di lavoro: la tutela del contraente leso si realizza riconoscendogli la legittimazione ad impugnare giudiziariamente il contratto al fine di ottenerne una correzione. - 8. Valutazione dell'ammissibilità di tale soluzione alla luce dell'approccio del codice verso i problemi della «giustizia contrattuale»... - 9. ...e alla luce dei recenti interventi in tema di "contratti dei consumatori". L'equità (di mercato) come limite alla libera manifestazione dell'autonomia negoziale dell'impresa.
Il principio di esaurimento del marchio
Sommario: 1. Introduzione. - 2. Il concetto di esaurimento secondo le disposizioni normative. - 3. L'elaborazione dell'esaurimento nella giurisprudenza comunitaria. - 4. La ricostruzione della ratio dell'esaurimento. - 5. Il limite all'applicazione dell'esaurimento. - 6. L'esaurimento si applica per prodotti immessi nel territorio della Comunità.
Doveri e poteri del collegio sindacale nelle società quotate
Sommario: 1. Premessa: doveri e poteri dei sindacati nel sistema di «corporate governance» delle società quotate. Ambito di applicazione della disciplina e rapporti con la normativa codicistica. - 2. I doveri del collegio sindacale. - 3. I singoli doveri. A) Vigilanza sulla osservanza della legge e dell'atto costitutivo. - 4. Segue: B) Vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. - 5. Segue: C) Vigilanza: a) sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società per gli aspetti di competenza; b) sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo contabile; c) sull'affidabilità del sistema amministrativo contabile nel rappresentare correttamente i fatti di gestione. - 6. Segue: D) Vigilanza sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla società alle controllate perché forniscano tutte le notizie necessarie per consentire alla prima di adempiere gli obblighi di comunicazione previsti dalla legge. - 7. Obblighi e poteri informativi e comminatori. In particolare l'obbligo di assistere alle riunioni degli organi collegiali e il potere referente nei confronti della CONSOB. - 8. Le categorie dei poteri attribuiti dall'art. 151 t.u. - 9. I poteri istruttori. - 10. Il potere di convocazione degli altri organi sociali. - 11. I collaboratori dei sindaci e i dipendenti della società a disposizione del collegio. - 12. La verbalizzazione degli accertamenti eseguiti.
Sommario: Affidamento di incarichi di progettazione di opere pubbliche col criterio del prezzo più basso. Ammissibilità di riduzione dei minimi tariffari per le protestazioni dei professionisti. Condizioni.
Gestione " di fatto " e funzione amministrativa nelle società di capitali
Sommario: 1. Premessa. Lo stato del problema e le prospettive di indagine. - Sez. I: L'esercizio «di fatto» della funzione amministrativa - 2. Gestione di fatto, organizzazione societaria e vicende costitutive del rapporto di amministrazione. - 3. Anomalie dell'investitura e rilevanza «attuativa» del rapporto di gestione. - 4. Mancanza o invalidità della nomina e regime societario dell'attività. - Sez. II: La responsabilità da gestione «di fatto» - 5. Amministrazione «di fatto» ed organizzazione societaria nella giurisprudenza in tema di responsabilità gestoria. - 6. Segue: critica dell'orientamento giurisprudenziale sulla «preposizione implicita» dell'amministratore (di fatto). - 7. I contributi dottrinali alla soluzione del problema. - 8. La cooperazione gestoria come fonte autonoma di obblighi e responsabilità. - 9. Segue: l'applicazione in campo societario della disciplina della gestione d'affari. - 10. Il problema dell'individuazione degli obblighi incombenti al gestore di fatto: a) il nucleo dell'obbligazione gestoria -11. Segue: b) gli obblighi in materia di contabilità e bilancio. - 12. Segue: c) gli obblighi di conservazione dell'integrità del patrimonio sociale. -- 13. Segue: d) gli obblighi «professionali». - 14. Considerazioni conclusive. La posizione del gestore di fatto.
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