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FILTRI ATTIVI
Sommario: 1. Informazione quale funzione della trasparenza nelle dinamiche societarie. Soft information nelle società quotate. Concentrazione proprietaria e contendibilità del controllo. – 2. Sistema del mandatory disclosure quale scelta di policy del TUF. Analisi dell’art. 150 del TUF e del dovere di informazione degli amministratori nelle società quotate. Necessità della predisposizione di uno statuto informativo delle quotate. – 3. Ruolo dell’informazione nel controllo interno delle società quotate. Supplenza dello statuto informativo al dato normativo in funzione incrementativa del controllo nelle quotate. – 4. Adeguatezza del sistema di controllo interno. Auditing interno e flussi informativi tra gli organi di controllo: dovere di conoscere la società nella sua organizzazione generale. – 5. Raffronto comparatistico del dovere di informazione col duty of care di origine statunitense. Funzione informativa dei codici di autodisciplina delle società quotate. Considerazioni conclusive.
Osservazioni in tema di abuso di maggioranza
Sommario: Società di capitali. Società a responsabilità limitata. Deliberazione di nomina di amministratore in sostituzione di amministratore unico dimissionario. Strumentalità della nomina al fine di evitare la nomina di curatore speciale nel conseguente giudizio sulla responsabilità dell’ex amministratore. Abuso di maggioranza. Configurabilità.Società a responsabilità limitata. Azione di responsabilità nei confronti di amministratore unico dimissionario. Nomina di curatore speciale per consentire la costituzione in giudizio della società. Necessità.Società a responsabilità limitata. Amministratore eletto in sostituzione di amministratore dimissionario. Sussistenza di vincoli di parentela tra il vecchio e nuovo amministratore. Requisiti di terzietà e indipendenza del nuovo amministratore ai fini della costituzione della società nel giudizio ex art.2476 comma 3 nei confronti dell’amministratore dimissionario. Esclusione.
Osservazioni in tema di deliberazioni negative e di abuso del diritto di voto
Sommario: Società per azioni. Invalidità della deliberazione assembleare. Cumulo dell’azione di invalidità e dell’azione di risarcimento danni. Ammissibilità. Invalidità della deliberazione assembleare. Azione di risarcimento danni proposta da soci legittimati a proporre l’azione di annullamento.Configurabilità dell’azione risarcitoria anche in caso di mancata impugnazione della delibera. Esclusione.Deliberazioni negative. Effetti Configurabilità.Deliberazione negativa. Mancata approvazione del bilancio. Reiterazione del rifiuto di approvazione al fine di provocare lo scioglimento della società. Abuso del diritto di voto. Configurabilità.
La nuova revocatoria fallimentare nel sistema di protezione dei diritti dei creditori
Sommario: 1. Premessa e struttura del lavoro. – 2. Gestione dell’impresa e protezione dei creditori. Gli standard di comportamento degli organi sociali come punti di emersione dei diritti dei creditori. – 3. Obbligo di non aggravare il dissesto e obbligo di non ledere la par condicio come standard di comportamento degli organi sociali in caso di incapienza del patrimonio. Loro analogia con la funzione dell’azione revocatoria. – 4. Ipotesi di lavoro: la nuova revocatoria fallimentare come parte di un sistema integrato di protezione dei creditori. – 5. Le origini della revocatoria fallimentare nella legge del 1942 e la prima giurisprudenza sulla legge fallimentare. Le presunzioni: una simmetria forzata e fonte di distorsioni. – 6. L’esplosione della revocatoria fallimentare e i suoi ingredienti. – 7. L’ultimo fuoco: la revocatoria senza danno. – 8. Il d.l. 35/2005: un intervento dalla sistematicità insospettata. Il sistema delle esenzioni come risposta equilibrata agli eccessi della revocatoria. – 9. La revocatoria fallimentare oggi: un deterrente e un cespite a disposizione dei creditori. Revocatoria e procedure di ristrutturazione: un falso problema. – 10. Sintesi delle conclusioni.
Fallimento e scioglimento delle Società (*)
Sommario: 1. Premessa. – 2. Dichiarazione di fallimento e scioglimento delle società di capitali. – 3. Chiusura del fallimento e cancellazione delle società di capitali. – 4. Fallimento e scioglimento delle società di persone. – 5. (segue).
Diritto e prassi nei bilanci delle cooperative (*)
Sommario: 1. Premessa. – 2. Le fonti del diritto contabile delle cooperative. – 3. Il diritto contabile speciale delle cooperative. – 4. L’utile di esercizio. – 5. La distribuzione dell’utile ai soci. – 6. I ristorni. – 6.1. La loro qualificazione. – 6.2. La loro possibile previsione in negozi parziari. – 6.3. La loro contabilizzazione. – 7. I dividendi.
Sommario: 1. Premessa. – 2. Le ragioni della Direttiva sulle fusioni transfrontaliere. – 3. Segue: Le esigenze di armonizzazione. – 4. Segue: Strumenti alternativi alla fusione. – 5. La Direttiva. – 6. Segue: Ambito di applicazione. – 7. Segue: Il progetto di fusione e la relazione dell’organo di direzione o di amministrazione. – 8. Segue: La relazione degli amministratori e degli esperti. – 9. Segue: I controlli di legittimità. – 10. Segue: Gli effetti. – 11. Segue: La partecipazione dei lavoratori (cenni). – 12. I problemi aperti. – 13. Le fusioni nei settori speciali.
Sommario: 1. La nozione di impresa. – 2. Lucro oggettivo e lucro soggettivo. – 3. La fattispecie “impresa sociale”. – 4. La nozione di utilità sociale. – 5. L’atto costitutivo. – 6. L’organizzazione. – 7. Gli organi di controllo. – 8. L’ordinamento contabile e la responsabilità patrimoniale. – 9. Requisito della non lucratività, operazioni straordinarie e devoluzione del patrimonio. – 10. Vincoli alla struttura proprietaria e disciplina dei gruppi. – 11. Coinvolgimento dei lavoratori e dei destinatari dell’attività. – 12. Lavoro nell’impresa sociale. – 13. Procedure concorsuali. – 14. L’assenza di agevolazioni fiscali.
Titoli di debito, obbligazioni e operazioni di trasformazione
Sommario: SOMMARIO – 1. Titoli di debito individuali, collettivi e organizzati. I confini delle fattispecie tipiche di finanziamento collettivo delle società di capitali. – 2. La trasformazione di S.r.l. o società azionarie in enti non abilitati ad emettere prestiti collettivi. L’art. 11, TUB. – 2.1. L’incompatibilità sistematica ed il consenso dei possessori quale condizione legale (implicita) di efficacia della trasformazione. La novazione del prestito. – 2.2. Il rimborso anticipato. – 2.3. Il consenso dei possessori alla diminuzione del livello di “sicurezza” del proprio investimento. L’art. 2500-bis, comma 1, c.c. ed il vizio di inefficacia. – 2.4. Trasformazione eterogenea di S.r.l. Il coinvolgimento dei possessori dei titoli nel relativo procedimento e la novazione implicita del prestito. – 3. La trasformazione di S.r.l. in società azionaria. – 3.1 La disciplina dell’organizzazione collettiva. L’art. 1186, c.c., quale rimedio a disposizione dei possessori dei titoli di debito. – Segue. La tutela dell’investimento consapevole e le regole di trasparenza del mercato degli strumenti finanziari. – 3.3. Le (altre) norme del modello obbligazionario applicabili: gli adeguamenti formali. – 3.4. Gli adeguamenti sostanziali. La sorte della garanzia personale dell’investitore qualificato. Segue. L’art. 2412, comma 1, c.c. e l’art. 2413, c.c. – 4. Trasformazione di società azionaria in S.r.l. – 4.1. Gli effetti della trasformazione sulle garanzie del prestito. La tutela dell’obbligazionista “non professionale”. L’art. 2413, comma 1, c.c. – Segue. La variazione degli assetti organizzativi in senso “personale”. Il rimborso anticipato del prestito. – 4.2. I requisiti di legittimità previsti dall’art. 2483, c.c. Inapplicabilità. – 5. Operazioni di trasformazione, prestiti di tipo obbligazionario e difetto di integrazione della fattispecie.
Sommario: 1. L’obbligo «generale» di informazione. – 2. Esigibilità e contenuto dell’obbligo generale di informazione: tra solidarietà ed efficienza. – 3. Dall’obbligo generale agli obblighi “specifici” di informazione. – 4. La contrattazione “moderna”, tra obblighi di forma-contenuto e precetto di trasparenza: il fenomeno del c.d. neoformalismo. – 5. Il caso: gli obblighi di informazione precontrattuale a carico dell’intermediario finanziario. 6. “Adeguatezza” e “appropriatezza” delle operazioni finanziarie. – 7. (segue) Il conflitto di interessi. – 8. Forma e struttura dei contratti d’investimento. – 9. I rimedi esperibili dal risparmiatore. – 9.1. a) la nulllità virtuale. – 9.2. b) La nullità per mancanza di accordo. – 9.3. c) L’annullabilità. – 9.4. d) La responsabilità ex art. 1337 c.c. 9.5. e) La risoluzione del contratto. Ma quale contratto?
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