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FILTRI ATTIVI
Sommario: (*) Lo scritto contiene le Conclusioni svolte dall’autore al termine della giornata di studio su I controlli interni nell’ambito dei Seminari celebrativi per i 40 anni dall’istituzione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Roma, 6 giugno 2014).
Patologia del contratto: rimedi e nuove tendenze
Sommario: (*) È il testo italiano della relazione tenuta a Lima (Perù) il 16 settembre 2013 nell’ambito del V Congreso internacional del derecho civil patrimonial presso la Pont-cificia Universidad Catòlica del Perù. ---- Sommario: 1. Categorie della patologia del contratto. – 2. Percezione delle categorie. – 3. Scelte e tendenze. – 4. Nullità e annullabilità: profili generali. – 5. Spigolature sulla nullità. – 6. Segue: sull’annullabilità. – 7. Recesso e tendenza verso la stragiudizialità dei rimedi. – 8. Rescissione. – 9. Risoluzione: estensione della risoluzione per inadempimento alla violazione di doveri precontrattuali specificamente previsti dalla legge. – 10. Spunti.
Le azioni di responsabilità da direzione e coordinamento nel fallimento della “eterodiretta”
Sommario: 1. Premessa. – 2. La disciplina della legittimazione alle azioni nel fallimento. – 3. Legittimazione del curatore e legittimazione dei soci: un possibile criterio di coordinamento. – 4. L’interpretazione del terzo comma dell’art. 2497 c.c.. – 5. Il problema della legittimazione del curatore ad esercitare l’azione della società. – 6. I legittimati passivi.
Appunti in tema di arbitrato societario
Sommario: (*) Questo scritto è destinato agli Studi in onore di Mario Libertini.
Le operazioni con parti correlate: questioni sistematiche e problemi applicativi
Sommario: 1. Le operazioni con parti correlate: una premessa. – 2. Le aree problematiche. – 3. Un punto preliminare: l’interesse sociale e le operazioni lato sensu in conflitto di interessi. – 4. Il coordinamento sistematico: interessi degli amministratori e direzione unitaria. – 5. Il coordinamento sistematico: operazioni con parti correlate, interessi degli amministratori e direzione unitaria. – 6. La correttezza sostanziale e procedurale. – 7. La convenienza delle condizioni. – 8. Operazioni con parti correlate e business judgment rule. – 9. Un caso recente. – 10. Le prospettive. ---- * Questo scritto riproduce con alcuni approfondimenti e il supporto bibliografico la relazione tenuta al Convegno Cesifin, tenutosi a Milano il 29 maggio 2014 su Diritto societario europeo ed operazioni con parti correlate.
Il 'Diritto dei Gruppi': primi bilanci e prospettive per il legislatore comunitario
Sommario: 1. Premessa. – 2. Visioni, struttura ed obiettivi del “diritto dei gruppi”: una valutazione a dieci anni dalla riforma. – 3. Il “potere di direzione e coordinamento”: quale significato? – 4. Segue: La modifica della struttura “formale” delle competenze degli organi di amministrazione della società capogruppo e delle società eterodirette. – 5. Gruppi e diritto comunitario: la prospettiva tracciata dall’Action Plan del 2012. – 6. Alcune proposte per un diritto comunitario dei gruppi di imprese. ---- (*) Lo scritto riproduce – con alcune integrazioni e l’aggiunta di note – il testo della Relazione svolta al Convegno su “Il diritto societario riformato: bilancio di un decennio e prospettive in un quadro europeo”, Courmayeur, 20-21 settembre 2013.
Sommario: (*) Scritto destinato a Società, banche e crisi d’impresa, Liber amicorum Pietro Abbadessa, Torino 2014, 651 ss. --- Sommario: 1. Premessa. – 2. Dubbi sulla validità di una clausola di intrasferibilità delle azioni precedenti alla riforma. – 3. L’attuale assetto normativo e la sua portata anticompetitiva. – 4. Possibili limiti all’introduzione delle clausole che vietano il trasferimento delle azioni.
Un dialogo su voto plurimo e diritto di recesso
Sommario: Un dialogo su voto plurimo e diritto di recesso Nell’ambito di un seminario organizzato il 7 novembre 2014 nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma da Giuliana Scognamiglio per conto della rivista “Giurisprudenza commerciale” (e i cui atti saranno pubblicati nella medesima rivista) è scaturito – anche a seguito delle domande rivolte da alcuni studiosi e dottorandi presenti in aula – un dibattito su azioni a voto plurimo e diritto di recesso, che ha avuto un seguito in un dialogo in forma epistolare fra Mario Libertini e Carlo Angelici. Tale scambio epistolare viene ora qui pubblicato, conservandone la forma originaria, perché, ad di là dell’attualità e importanza dei temi affrontati e della stessa condivisibilità delle soluzioni interpretative proposte, può essere un esempio concreto del ruolo che il dialogo può svolgere per la ricerca giuridica: come strumento che consente di progressivamente approfondire, precisare ed eventualmente correggere le intuizioni da cui prende le mosse; e che, quando condotto con onestà intellettuale, non si esaurisce in una sorta di duello volto ad affermare le proprie posizioni. Pare pure significativo risultarne una concreta testimonianza dell’esigenza che, anche quando si perseguono finalità immediatamente applicative, ci si confronti con prospettive generali e di ordine metodologico: la caratterizzazione, in definitiva, dell’opera del giurista come propriamente culturale.
Azione diretta di responsabilità e tutela del creditore sociale.
Sommario: Società. Società di capitali. Società per azioni. Atto colposo degli amministratori lesivo dell’integrità del patrimonio sociale. Legittimazione individuale del creditore all’esercizio dell’azione di responsabilità ex art. 2395 c.c. Sussistenza. Limiti.
Sommario: 1. L’evoluzione della disciplina dell’amministrazione delle società quotate. – 2. Alcuni principi ordinatori. – 3. Autodisciplina e autonomia statutaria. – 4. I limiti dell’attuale assetto. – 5. Prospettive e proposte di riforma. – 6. Congedo.
Trasferimenti immobiliari e forma del mandato senza rappresentanza
Sommario: 1. Il problema. – 2. La aformalità del mandato immobiliare: un recente orientamento giurisprudenziale. – 3. Premesse costruttive: teorie prevalenti sull’efficacia del mandato ad acquistare; diversa prospettiva centrata sul rischio assunto dal mandante rispetto all’attività gestoria del mandatario. – 4. Raffronto tra mandato ad acquistare e vendita di cosa altrui dal punto di vista dei rimedi in caso di inadempimento. – 5. Il dato normativo. In particolare, l’art. 1712 c.c. – 6. Corollari in punto di individuazione della fonte dell’obbligazione di ritrasferire al mandante. Il mandato quale fonte dell’obbligazione. – 7. Mandato e contratto preliminare. Ratio delle prescrizioni formali e irrilevanza del principio di libertà delle forme. L’art. 1351 c.c. – 8. Non univocità degli indici normativi in materia di prescrizioni formali. Necessità di mutare approccio. Raffronto tra mandato con e senza rappresentanza: ricorrenza della forma scritta soltanto per gli atti espressivi di un potere di disposizione della sfera giuridica altrui con riferimento al bene acquistato. – 9. Il mandato senza rappresentanza e il problema della c.d. identificazione del negozio gestoria. Idoneità (dell’esecuzione) del mandato a esaurire l’autonomia negoziale del mandatario rispetto al bene oggetto dell’acquisto programmato. Necessità della sua forma scritta. – 10. Conclusioni.
La Corporate Governance dei Gatekeepers: le agenzie di rating
Sommario: 1. La corporate governance delle società quotate ed il ruolo dei gatekeepers nella protezione degli investitori. – 2. Il credit rating tra funzione informativa e funzione regolatoria. – 3. I conflitti di interesse nell’attività delle agenzie di rating. – 4. L’emergere di regole di corporate governance nel Codice IOSCO. – 5. L’introduzione nelle legislazioni statunitense ed europea di principi gestionali imperativi orientati alla prevenzione dei conflitti di interesse e l’attribuzione delle relative competenze al board of directors e/o all’alta dirigenza. – 6. L’introduzione imperativa di componenti indipendenti nel consiglio di amministrazione e nel consiglio di sorveglianza e l’attribuzione agli stessi di competenze in materia di prevenzione dei conflitti di interesse. – 7. La previsione normativa di articolazioni interne. 7.1. I servizi di elaborazione del rating. – 7.2. Il servizio di revisione delle metodologie e dei modelli di rating in Europa ed il servizio di controllo interno delle procedure e delle metodologie di rating in USA. – 7.3. Il dipartimento di controllo interno e il compliance officer. – 8. Conclusioni.
Gli ordinamenti europei e l’“Horror vacui”
Sommario: 1. Le origini. – 2. I sistemi giuridici codificati e l’“horror vacui”. – 2.1 L’art. 1 del Codice civile svizzero: un emblema. – 2.2 L’ordinamento italiano: dall’art. 3, 2° comma, delle disposizioni preliminari al Codice Civile del 1865 all’art. 12, 2° comma, delle disposizioni preliminari al Codice Civile del 1942. – 3. Le lacune giuridiche e gli ordinamenti di common law. – 3.1 Ragionamento logico-dimostrativo, ragionamento dialettico-persuasivo e tecniche di argomentazione. – 4. Le lacune giuridiche e l’ordinamento comunitario – 5. L’integrazione del diritto comunitario a opera della Corte di Giustizia: i fondamenti giuridici che ne legittimano la c.d. “gap-filling function”.– 5.1. Il metodo di rilevazione dei principi. – 5.2. I principi generali del diritto comunitario non scritto, il sistema comunitario dei diritti fondamentali e il ruolo dell’individuo nella giurisprudenza della Corte di Giustizia. – 6. Dal diritto giurisprudenziale al diritto scritto e viceversa.
L’invalidità delle deliberazioni dell’organo amministrativo
Sommario: 1. Introduzione. – 2. La disciplina della invalidità nei tre modelli di amministrazione. – 3. La legittimazione all’impugnativa come esplicazione del controllo sulla gestione. – 4. La «non conformità» della deliberazione consiliare come vizio autonomo e onnicomprensivo. – 4.1. Impugnabilità della deliberazione dell’amministratore unico. – 5. La legittimazione degli amministratori e dei sindaci. – 6. La legittimazione ad impugnare dei soci. – 6.1. Mancata legittimazione dei portatori di strumenti finanziari diversi dalle azioni. – 6.2. La domanda risarcitoria. – 6.3. Le delibere consiliari lesive dei diritti dei soci. – 7. Il termine per impugnare. – 8. La procedura di impugnazione. * ** ---- * Dedicato alla memoria di Berardino Libonati. ** È pubblicato anche nel volume collettaneo diretto da M. Vietti, La governance nelle società di capitali. A dieci anni dalla riforma, Milano, 2013.
Il modello dualistico di amministrazione e controllo. Profili storico-comparatistici
Sommario: 1. Il sistema dualistico nella Relazione al d.lgs. n. 6/2003 e la funzione del consiglio di sorveglianza come ‘‘problema irrisolto della gestione dell’impresa’’. – 2. Dal consiglio di sorveglianza ‘‘organo non essenziale’’ dell’Aktiengesellschaft tedesca alla struttura dualistica dell’‘‘amministrazione’’ nell’ADHGB riformato (1884). – 2.1. Il modello dualistico nell’HGB germanico (1897). La legge sui consigli aziendali (Betriebsrätegesetz) del 1920 e la normativa degli anni della grande crisi (1929-1931). – 2.2. La discussione nei ‘‘Deutscher Juristentag’’ del 1924 e del 1926 sull’adottabilità anche in Germania del Board-System americano: le critiche al modello. La prima codificazione autonoma del diritto della società per azioni: l’Aktienrecht del 1937 e la centralità del Führerprinzip. – 2.3. Il nuovo Aktienrecht tedesco del 1965: effetti della ‘‘denazificazione’’ sulla ‘‘costituzione’’ della società per azioni. Dalla c.d. Montan-Mitbestimmung (1951) alla cogestione ‘‘paritetica’’ (1976). – 2.4. La crisi degli anni ’90 del secolo scorso e la necessità di ‘‘rivitalizzare’’ l’Aufsichtsrat (consiglio di sorveglianza). La ‘‘Commissione Baums’’ sulla corporate governance. – 2.4.1. Le conseguenti riforme ed il ‘‘salto quantico’’ dell’Aufsichtsrat. – 2.4.2. Il contributo del ‘‘Deutscher Corporate Governance Kodex’’ e quello della giurisprudenza del Tribunale federale. – 3. Il sistema dualistico nella dottrina recente di lingua tedesca: il consiglio di sorveglianza ‘‘non più solo organo di controllo ma anche organo di coamministrazione della società’’. – 4. Principî OCSE (2004), Regolamento comunitario sulla SE (2001) e ‘‘trapianti’’ del modello monistico e del modello dualistico anche fuori dell’area comunitaria. La fine di un falso ‘‘dogma’’: la riforma francese del 2013 e la presenza di ‘‘salariati’’ sia nel ‘‘conseil d’administration’’ (sistema monistico) che nel ‘‘conseil de surveillance’’ (sistema dualistico). – 5. Path dependence e difficoltà di ambientazione nei paesi ospitanti dei modelli ‘‘alternativi’’. (*) Lo scritto è destinato al Commentario della s.p.a., diretto da P. Abbadessa e G.B. Portale, (Giuffrè), Milano. È dedicato a Giorgio De Nova.
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