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In tema di “ricommercializzazione del diritto commerciale”
Sommario: (*) Intervento svolto al seminario «La ricommercializzazione del diritto commerciale», per l’ottantesimo compleanno di Giuseppe B. Portale, Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, 20 settembre 2018.
Codici di condotta, corporate governance e diritto commerciale
Sommario: 1. L’eclissi delle fonti tradizionali e la self-regulation. – 2. Cadbury e la sua eredità. – 3. Le ibridazioni dei codici di condotta. – 4. Istituzioni internazionali e codici di condotta. – 5. La ricerca di chi cattura ed è catturato. – 6. Codici di condotta e stakeholders. – 7. Alcuni principi “commercialistici” proposti e riproposti dai codici di condotta: la motivazione. – 8. Il rischio. – 9. Da Cadbury agli stewardship codes. – 10. Conclusione: anche nell’empirismo qualcosa si trova.
Appunti sull’autonomia del diritto commerciale dedicati a Pippo Portale
Sommario: 1. Considerazioni generali. – 2. Il diritto commerciale consuetudinario come pratica negoziale e giudiziaria. – 3. La legittimazione accademica e l’acquisto di prestigio dottrinale, nel corso del XIX secolo. – 4. Il dibattito italiano sull’unificazione dei codici e il suo retaggio dopo l’unificazione del 1942. – 5. I timori di perdita di autonomia del diritto dell’impresa e le proposte di “ricommercializzazione”. – 6. Le spinte verso le specializzazioni interne alla disciplina. – 7. Un programma in quattro punti per la “ricommerializzazione”. – 8. La contrattazione d’impresa. – 9. Responsabilità extracontrattuale e impresa. – 10. Il c.d. istituzionalismo debole. Il metodo storico-tipologico. – 11. La crisi complessiva della discipline generaliste nella organizzazione accademica e l’auspicio di inversione di questa tendenza.
La negoziazione algoritmica ad alta frequenza e la struttura dei mercati: due casi negli Stati Uniti
Sommario: 1. Premessa. – 2. Il caso United States of America v. Michael Coscia. – 3. La difesa di Mr. Coscia. – 4. La sentenza della Corte Suprema. – 5. Il caso City of Providence, Rhode Island et al vs. Bats Global Markets, Inc et al – 6. La difesa dei Mercati e il rinvio alla Corte Distrettuale Sud di New York City.
Contratti e clausole di coordinamento nei gruppi di società.
Sommario: 1. Direzione e coordinamento in virtù di previsioni contrattuali o clausole statutarie (art. 2497 septies c.c.): una fattispecie problematica. – 2. Direzione e coordinamento da vincoli contrattuali ex art. 2497 sexies c.c.; i contratti istitutivi di relazioni di controllo (art. 2359 n. 3 c.c.); i contratti di dominazione. – 3. Fenomenologia di contratti e clausole di coordinamento: accordi di coordinamento paritetici o gerarchici (c.d. dominio “debole”). – 4. L’esercizio del coordinamento sulla base di regolamenti di gruppo, patti parasociali o clausole statutarie. – 5. Contratti di assoggettamento di una o più società alla direzione e al coordinamento di altra società (contratti di coordinamento unilaterale o gerarchico). – 6. Contratti di coordinamento concertato o paritetico: il gruppo orizzontale come forma di concertazione tra imprese. – 7. Contratti di coordinamento tra società in relazione di controllo: funzione e possibili contenuti. – 8. L’estensione della disciplina dei gruppi da relazione di controllo ai gruppi da contratto o da clausole statutarie.
Dal codice civile del 1942 alle (ri)codificazioni: la ricerca di un nuovo diritto commerciale
Sommario: 1. Complessità come dato connotativo della giuridicità nel XXI secolo e formazione di un nuovo diritto dell’impresa come diritto speciale autonomo. – 2. Modalità di realizzazione dell’autonomia del diritto dell’impresa nei paesi di civil law. – 3.1. (Ri)codificazioni recenti e autonomia del diritto dell’impresa: A) l’esperienza del Brasile; B) quella dell’Argentina. – 3.2. Il nuovo codice civile olandese e l’Unternehmensgesetzbuch (UGB) austriaco. – 3.3. Il code de droit économique belga. – 4. Compilazioni organiche (consolidazioni), codici per principî e testi unici settoriali. – 5. Il significato della specialità in senso forte del diritto commerciale: diritto privato dell’attività economica. ---- (*) Lo scritto, al quale sono state aggiunte le note, è destinato, nella versione in lingua tedesca, alla Festschrift für Herbert Kronke zum 70. Geburtstag. Reputo doveroso riportare, anche in questa sede, i saluti e ringraziamenti espressi nell’occasione: «Illustre Presidente, Cari Maestri, Care Colleghe e Cari Colleghi, Care Amiche e Cari Amici, poiché, oggi, sono stato qui convocato – grazie alla forse non commendevole, perché ha sottratto alle abituali attività tante importanti persone, ma sicuramente sincera ed affettuosa iniziativa di Roberto Sacchi, di Marco Cian e di Mario Campobasso, che ringrazio pubblicamente con ricambiata Amicizia ed affetto –, non certo per ricordare la presa di Porta Pia, ma il compimento, come ha detto Angel Rojo, dei miei primi 80 anni, devo esprimere anzitutto la mia gratitudine agli Amici e ai Colleghi che hanno parlato. Un ringraziamento va, anzitutto, al Presidente Natalino Irti, nei confronti del quale ho tanti debiti che, anche per pudore, non posso qui ricordare. Mi limito solo a dire che, malgrado la scarsa differenza di età, mi è stato, oltre che Amico, Maestro, in primo luogo di scienza, ma pure di vita, in tante circostanze belle e meno belle. Un secondo ringraziamento va ad altri grandi Maestri che mi hanno voluto onorare con la loro presenza: Pietro Rescigno e Nicolò Lipari, grandi civilisti, insieme a Natalino Irti; come pure i due grandi giuscommercialisti Floriano d’Alessandro e Agostino Gambino. Essi, si può ben dire, in un certo senso, esprimono l’essenza di questo Seminario. Un ringraziamento va ancora a tutti i presenti, soprattutto ai giovani che ho sempre considerato, in verità, dei compagni di studi, in particolare quelli appartenenti al c.d. «Heidelberger Kreis» presenti in questa sala: Zoppini, Tombari, Olivieri, Barenghi, Pinto, Speranzin, de Luca, Valzer, Abu Awwad, Nuzzo, che hanno dato linfa al mio interesse per la ricerca; unitamente a tutti gli altri giovani e meno giovani che con me hanno collaborato, come Dolmetta, Matteo Rescigno, Presti, Cariello, Ginevra, Perrone, Mario Campobasso, Daccò, Sciarrone Alibrandi, Frigeni, De Stasio, Eugenio Barcellona, Marano, Beltrami, Minneci, Cesqui, Mondini, Turelli, Bordiga e Spolaore; ma l’elenco potrebbe essere più lungo. Da ciascuno di loro ho avuto da imparare. Un discorso a parte meriterebbero i singoli Relatori, con alcuni dei quali mi sono veramente formato: ricordo solo, per fare qualche esempio, le discussioni fino a notte fonda con Paolo Spada su “astrattezza e causalità” nel Garantievertrag; ricordo le liti con Carlo Angelici perché non citava, nel Trattato delle società per azioni, una sentenza del Tribunale di Catania non ancora depositata, come pure le riflessioni sull’“organizzazione”; ricordo, anche, la saggezza e le ampie conoscenze di cui mi ha fatto partecipe Piergaetano Marchetti; mentre di Mario Libertini rammento che – discutendo dei conferimenti in natura – mi disse, una volta, che il mio percorso di ricerca era paragonabile a quello di chi, per raggiungere Roma da Catania, passava per Pechino: ed erano parole sensate; di Angel Rojo e di Peter Kindler mi vengono in mente i frequenti scambi di corrispondenza per chiarimenti e richieste di informazioni sulle soluzioni e sulla letteratura dei rispettivi Paesi, oltre alle visite a qualche buon ristorante, nei rispettivi Paesi. Ma quando è il momento di fare il bilancio di chiusura di una vita di studio, il pensiero va sempre, con commozione, a chi ti è stato Maestro. Ed io di Maestri ne ho avuti molti, a partire da quelli diretti, gli amatissimi Prof. Arturo Dalmartello e Prof. Luigi Mengoni, a tutti gli altri che benevolmente mi hanno aiutato: i milanesi, Ariberto Mignoli, Guido Rossi, Piero Schlesinger; quelli extra-padania: Giuseppe Auletta, Antonio Pavone La Rosa e Pietro Barcellona. Verso tutti loro va la mia gratitudine commossa. E non posso nemmeno dimenticare gli entusiasmi che, nel 1974, ci trasmise un gruppo di giovani Professori, con la fondazione della nuova, e forse un po’ dissacrante, rivista Giurisprudenza Commerciale: mi riferisco a Franco Bonelli, Enzo Buonocore, Gaetano Castellano, Pier Giusto Jaeger, Renzo Costi, Floriano d’Alessandro e Agostino Gambino: di essi, solo gli ultimi tre continuano ad essere modelli di lucidità e di cultura; gli altri, per me, continuano ad essere vivi quando penso agli anni del mio “apprendistato”. Mancano ancora tre persone che sicuramente sarebbero state qui presenti: Duccio Libonati, Paolo Ferro Luzzi (anch’egli tra i fondatori di Giurisprudenza Commerciale) e Nicola Salanitro. Di essi non so se rimpiangere più l’Amicizia o il loro lascito scientifico “personalizzato”. E lo stesso vale per Giovanni E. Colombo e Gian Franco Campobasso, il quale troppo presto è stato sottratto alla comunità dei giuscommercialisti e a quanti erano a lui fortemente legati. Cari Amici, grazie a tutti, ancora una volta scusandomi per le cose, forse non sempre ortodosse, che ho detto».
La manipolazione dell’informazione come illecito antitrust.
Sommario: 1. Le ragioni dell’indagine; 2. La prassi e la dottrina antitrust in tema di manipolazione dell’informazione; 3. Le condotte di manipolazione dell’informazione: dall’assenza di potere di mercato, all’abuso di posizione dominante, alla concertazione; 4. Analisi casistica; 4.1. AstraZeneca; 4.2. Google Shopping; 4.3. Avastin-Lucentis; 4.4. I casi Libor e Euribor; 5. Alcuni spunti di riflessione e osservazioni critiche; 6. Considerazioni conclusive. ---- * Questo scritto è il frutto di una riflessione comune. Nella stesura finale, i paragrafi 1, 3 e 5 sono di Mariateresa Maggiolino, mentre i paragrafi 2 e 4 sono di Margherita Colangelo.
Crisi del sistema “volontaristico” e nuove frontiere europee della responsabilità sociale d’impresa.
Sommario: 1. Premessa: il successo della rendicontazione “non finanziaria”. – 2. Le basi della riforma. – 3. La direttiva. – 4. Prime osservazioni sul recepimento italiano: lungimiranza o incertezza? La questione dell’ambito applicativo della disciplina. – 4.1. L’ubi consistam della dichiarazione di carattere non contabile ed il relativo apparato di controllo: luci ed ombre – 4.2. La “clausola di salvezza” offerta dalle dichiarazioni volontarie conformi. – 4.3. Segnali concreti del cambio di rotta: il quadro sanzionatorio. – 4.4. Brevi riflessioni a margine del recepimento italiano. – 5. Riletture innovative in tema di responsabilità sociale d’impresa: proposta di rimedio. --- (*) Il presente contributo è tratto da un più articolato e approfondito studio in tema di Corporate Social Responsibility in corso di definizione.
La “commercializzazione” imperfetta del diritto civile tedesco: cenni sistematici ed interpretativi
Sommario: 1. Commercializzazione del diritto civile, civilizzazione del diritto commerciale, ricommercializzazione del diritto commerciale: cenni sistematici. – 2. a) (segue) Cenni storici. – 3. b) (segue) Le fonti: cosa si intende per “Handelsrecht” (diritto commerciale) oggi? – 4. (segue) c) L’unificazione e la commercializzazione del diritto civile tedesco ad opera del codice di commercio del 1861 (ADHGB). – 5. (segue) d) L’impatto dell’ADHGB all’estero. – 6. (segue) e) La bipartizione artificiale del diritto delle obbligazioni tedesco oggi. – 7. (segue) f) L’espansione del diritto commerciale a certe categorie di non-commercianti. – 8. La portata (limitatissima) della ricommercializzazione del diritto commerciale tedesco: cenni interpretativi. – 9. L’esempio del risarcimento del mancato guadagno. – 10. Osservazioni conclusive.
Società e socio pubblico nel loro primo testo unico: la “nuova” partecipazione pubblica
Sommario: 1. Testo unico e diritto delle società di capitali: un vocabolario comune per una base di disciplina. – 2. La partecipazione (pubblica): partecipazione “di capitale proprio” e “altre” partecipazioni. – 3. Il socio (pubblico) e gli “altri” finanziatori con diritti di partecipazione. – 4. Segue. Gli acquisti in mercati regolamentati. – 5. Socio pubblico e governo societario: le principali indicazioni del Testo unico. – 6. La specialità delle società con socio pubblico. – 7. Segue. Considerazioni conclusive intorno all’art. 1 del Testo unico.
Informazioni privilegiate e regolamento MAR
Sommario: 1. Introduzione. – 2. Informazioni privilegiate e integrità del mercato. – 3. La nozione di informazione privilegiata. – 3.1. Segue: i requisiti normativi. – 4. Informazione privilegiata: la prospettiva dinamica. – 4.1. L’abuso. – 4.2. L’obbligo di comunicazione. – 4.3. Le ipotesi di legittima comunicazione selettiva. – 4.3.1. Gli obblighi di riservatezza ex art. 17, comma 8, MAR. – 4.3.2. I sondaggi di mercato. – 4.4. L’istituto del ritardo. – 4.5. Informazione privilegiata e riflessi organizzativi. – 5. Conclusioni. --- * Il lavoro riproduce, con talune integrazioni e l’aggiunta di riferimenti bibliografici, il testo della relazione “Informazioni privilegiate” svolta a Milano, presso l’Università Bocconi, il 29 e 30 ottobre 2014 al Convegno “40 anni della legge istitutiva della Consob”. Ringrazio la Dr.ssa Giulia Schneider per l’aiuto prestato nell’aggiornamento.
Sommario: * Il presente articolo è destinato, unitamente alle corrispondenti formule, al volume Società in generale e società di persone, diretto da M. Avagliano, in Formulario notarile commentato, a cura di G. Petrelli, Milano, in corso di pubblicazione.
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